SU DAVID GRAEBER
 
Il 2 settembre 2020 è morto a Venezia, all'età di 59 anni, David Graeber. Con lui scompare prematuramente una delle menti più brillanti
dell'anarchismo contemporaneo. Accademico e attivista politico, può essere considerato il più importante antropologo sociale della sua
generazione, oltre che un punto di riferimento essenziale dei movimenti politici radicali negli Stati Uniti. ---- Era nato a New York in una
famiglia ebrea della working class. Anarchico fin dalla giovinezza, eramembro dell'IWW . Allievo e amico del grande antropologo Marshall
Sahlins, insegnava alla London School of Economics a Londra. Negli Stati Uniti era stato uno degli animatori del movimento Occupy Wall
Street (molti gli attibuiscono lo slogan "Noi siamo il 99 per cento"). Era un appassionato sostenitore della causa del Rojava.

In un articolo dopo la sua morte, pubblicato nel sito della rivista «Gli Asini», Andrea Borella lo presenta nei seguenti termini:
"Era il più inventivo e autorevole pensatore anarchico del nostro tempo, potremmo dire una sorta di Paul Goodman dei nostri giorni, meno
travagliato e poetico, più travolgente e vitale, ma con la stessa capacità di travalicare gli ambiti di appartenenza senza in alcun modo
rinunciare alla propria radicalità. Era in grado di parlare a chiunque, con il medesimo tono schietto, da una cattedra universitaria o
dentro a un megafono: si rivolgeva a tutti. Ha scritto molti libri, ed è stato introdotto in Italia da Elèuthera a partire dal 2006. Alcuni
dei suoi ultimi testi hanno avuto una grande risonanza: Bullshit Jobs [...], rapidamente diventato un classico, affrontava in modo
assolutamente inusuale per la sinistra il tema del lavoro: inusuale perché scavalcava il tradizionale angolo visuale delle garanzie, dei
diritti, dei contratti, ecc... per aggredire frontalmente la totale insensatezza di una enorme parte del lavoro nelle cosiddette società
evolute. Il libro mostrava l'inutilità e assurdità strutturale - la controproduttività, avrebbe detto Illich - del lavoro nei settori più
cruciali della società contemporanea, demolendo sia la presunta efficienza del mercato e delle corporations (tanto cara ai liberisti) che la
supposta utilità della burocrazia statale e pubblica (altrettanto cara alla sinistra tradizionale). E lo faceva da una prospettiva
«antropologica», mettendo al centro l'immenso sperpero di esistenze che questo ingranaggio implica, e chiamando a una ribellione. Ma, anche
al di là della dimensione del lavoro, la critica della burocratizzazione del mondo è stata uno dei fulcri delle sue riflessioni: Burocrazia
(Il Saggiatore, 2016; il titolo originale, The Utopia of Rules, era più efficace, e rimandava immediatamente all'insensatezza di pensare di
poter regolare tutto) e Oltre il potere e la burocrazia (Elèuthera, 2013) rappresentano una delle rarissime proposte di presa di coscienza e
opposizione all'accanimento burocratico e all'impazzimento normativo fatte a partire da un punto di vista egualitario, solidale e civico,
una critica della burocrazia che a sinistra è ancora un tabù".

Per ricordare David Graeber e invitare a conoscere i suoi testi, nei giorni scorsi nel sito della Biblioteca Libertaria "Armando Borghi" è
stata creata un'ampia sezione a lui dedicata. La sezione contiene una selezione piuttosto nutrita di articoli pubblicati in occasione della
morte di Graeber (in lingua italiana, inglese e spagnola) e altri documenti di interesse che lo riguardano.

La sezione su Graeber si trova nella pagina "Pensiero libertario contemporaneo", che contiene anche testi riguardanti Murray Bookchin, Noam
Chomsky, Colin Ward, Luce Fabbri, Andrea Papi, Salvo Vaccaro e altri. Il link diretto alla pagina è:
http://bibliotecaborghi.org/wp/index.php/pensiero-libertario/

Ecco l'elenco dei contenuti presenti attualmente nella sezione su David Graeber. Cliccando sui titoli dei
testi si può accedere direttamente ai contenuti (Gianpiero Landi):

Ricordando David Graeber (selezione di articoli pubblicati in occasione della sua morte)
Sian Chain David Graeber, anthropologist and author of Bullshit Jobs, dies aged 59 «The Guardian», 03/09/2020(in inglese)
Viola Stefanello Morto a 59 David Graeber, l'antropologo anarchico statunitense che ispirò Occupy Wall Street «La Repubblica», 04/09/2020
Alberto Prunetti David Graeber, la verità ai margini dei movimenti «Il Manifesto», 05/09/2020
Astra Taylor[et al.] David Graeber, 1961-2020 «The New York Review of Books», 05/09/2020 (in inglese)
Giacomo Borella In ricordo di David Graeber «Gli Asini», 07/09/2020
Benjamin Balthaser David Graeber, in memoria di un ebreo-non-ebreo «Jacobin Italia», 07/09/2020
Veronica Barassi David Graeber e le Possibilità Umane «Le Parole e le Cose.it», 08/09/2020
Viola Vertigo Per David Graeber: chi ha compagn* non muore mai «Dinamopress», 08/09/2020
Lorenzo Velotti David non ci vorrebbe Graeberiani «Gli Asini», 10/09/2020
Simone Cerulli Lo sguardo sul mondo di David Graeber «Dinamopress», 13/09/2020
Enzo Rossi Occupy the Future. In memoria di David Graeber «Le Parole e le Cose.it», 14/09/2020
Enzo Rossi David Graeber, antropologo del futuro «Jacobin Italia», 15/09/2020
Octavio Alberola David Graeber y el anarquismo «Dominio Público», 19/09/2020 (in castigliano)