Un solo dettaglio

di Stefano Stronati

 

Qualche sera fa ero a cena con alcuni amici. Li definisco amici perché sono più che colleghi, più che compagni di attività sindacale: sono amici, appunto. Sono persone con cui condivido un lungo percorso, assai più importante di una semplice militanza in un'organizzazione sindacale: condivido più di dieci anni di discussioni, di lavoro, di difficoltà. Oggi che il Paese sta attraversando un periodo particolare, rinnovo con loro anche la condivisione dell'analisi politica e sociale.

Stavamo parlando del più e del meno, come fanno tutti gli amici che aspettano che il cameriere serva in tavola la prima portata. A un certo punto la discussione è scivolata sull'argomento politico: per la cronaca, nessuno di noi approva la politica attuale, sebbene anche quella precedente riscuota pochi apprezzamenti.

Dal tavolo vicino si è aggiunto alla nostra discussione un uomo anziano, evidentemente di orientamento politico diverso dal nostro: egli ha difeso a spada tratta l'operato dell'attuale Presidente del Consiglio, soprattutto in relazione ai precedenti governi. In particolare, il suo punto di forza era la definizione di 'palude' data alla precedente pedissequa successione di governi, tanto simili nella composizione quanto poco stabili nella durata.

Parlo così volentieri di quella serata perché la cosa che più mi ha colpito di quell'uomo è stata la (chiamiamola così) 'aurea semplicità' con la quale egli distinguesse tra il bene e il male, o quanto meno tra il meglio e il peggio, pur essendo più vissuto ed esperto delle cose umane di quanto io sia. Per quell'anziano signore, il fatto che un Governo duri più delle precedenti legislature è un segno talmente positivo da fargli preferire questo a quelli.

Ora, ammetto che ho poca dimestichezza col 'politichese': manco di una preparazione in economia, in storia, in filosofia, in giurisprudenza e legislazione che mi possa permettere di dare una valutazione completa dell'operato di quegli uomini. La mia esperienza umana è limitata: pure ci sono talmente tanti segnali negativi che sinceramente resto perplesso dinanzi a tanta sicumera nel parteggiamento per l'attuale Governo.

Mi spiego con un solo dettaglio tra i tanti, che pure mi sembra importante. Lavoro come Assistente Tecnico presso il laboratorio d'informatica di un famoso Liceo della Capitale. Frequento il mondo informatico ormai da tempo, e ho imparato a riconoscere i segnali che da questo universo parallelo ci provengono. Orbene, tutti noi sappiamo della famosa propaganda politica delle "tre I": inglese, informatica – pardon, Internet (anche questo un dettaglio importante: non una disciplina, ma uno strumento), impresa. All'epoca la ritenni una coraggiosa iniziativa: oggi, più mestamente, la reputo un banco di prova particolarmente valido per verificare l'affidabilità di questo Governo. È da questo 'buco della serratura' che m'accingo a pronunciare la mia valutazione.