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Nel 1920, insieme ad altri giovani tra i quali il fratello,
Piero Calamandrei, Alfredo e Nello Niccoli, Nello fondò il
Circolo di Cultura, luogo di libero dibattito e ricerca
sotto l'alto magistero di Gaetano Salvemini. Il Circolo
venne chiuso d'autorità nel 1925.
Nel 1923 Nello discusse con Gaetano Salvemini la tesi di
laurea "Mazzini e il movimento operaio dal 1861 al 1872",
primo passo di quella che avrebbe potuto essere una
brillante carriera di studioso del Risorgimento. Studioso di
profondi sentimenti liberali, nel 1924 aderì alla fondazione
dell'Unione nazionale delle forze liberali e democratiche
promossa da Giovanni Amendola, e nel 1925 partecipò col
fratello Carlo, Gaetano Salvemini, Nello Traquandi e altri
alla fondazione del primo giornale antifascista clandestino
"Non mollare". Sempre nel 1924 è da ricordare la sua
partecipazione al Convegno Ebraico di Livorno: per Nello
Rosselli, ebreo non ortodosso e non osservante, l'ebraismo
non si realizzava nel rispetto formale dei riti e delle
tradizioni, ma era fondamento del suo impegno di vita, per
cui non sentiva contrasto tra l'essere ebreo e l'essere
italiano.
Continuava intanto la sua attività di studioso
testimoniata dalla pubblicazione, tra il 1923 e il 1927 di
numerosi articoli su riviste storiche italiane e del saggio
"Mazzini e Bakunin". Il 3 giugno 1927 venne arrestato e
condannato a 5 anni di confino a Ustica, ma nel 1928 venne
rilasciato, forse perché le sue idee liberali non venivano
considerate troppo pericolose dal regime. Tuttavia
nell'estate del 1929, dopo la fuga da Lipari del fratello,
venne nuovamente arrestato e condannato a 5 anni di confino
a Ustica e Ponza. Da qui trasse ispirazione per le pagine
più belle del saggio "Carlo Pisacane nel Risorgimento
italiano" che fu poi pubblicato nel 1932. Rilasciato,
riprese la sua vita di studioso, con la possibilità di
ottenere il passaporto per recarsi all'estero a compiere le
sue ricerche. Così avvenne anche nel mese di maggio 1937: il
passaporto gli fu dato con una sollecitudine che ad alcuni
amici, fra cui Calamandrei, apparve sospetta. Evidentemente
attraverso Nello si sperava di arrivare a Carlo che, per
curare una flebite contratta durante la guerra di Spagna, si
era recato alle terme di Bagnoles-de-l'Orne in Normandia.
Insieme col fratello, il 9 giugno 1937, venne assassinato a
Bagnoles-de-l'Orne e i loro corpi furono ritrovati l'11
giugno.
Nel 1946 la casa editrice Einaudi pubblicò la raccolta
"Saggi sul Risorgimento italiano e altri scritti" in cui
sono compresi anche gli scritti minori. Accanto all'attività
di studioso e di antifascista è da ricordare anche quella di
pittore di grande sensibilità, come testimonia la mostra di
suoi quadri allestita nella Sala d'Armi di Palazzo Vecchio
nella primavera del 1990.
a cura della Dr.sa Alessandra
Campagnano
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