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E E GRAFICAMan Ray (Michael Radnitzky)
a cura di Dario Bernardi
Nato a Philadelfia il 27 agosto 1890, nel 1911 si trasferisce a New York dove frequenta una scuola d’arte, apprendendovi le varie tecniche grafiche. Se frequenta a disagio questa scuola, disprezzando l’aspetto accademico dell’arte, ben altra sintonia trova invece con il Ferrer Center di New York, dove comincia a frequentare i corsi serali entrando in contatto con personaggi come Emma Goldman e Alexander Berkman. Del corpo insegnante del Ferrer Center fanno parte quel tempo, oltre al filosofo Will Durant, pittori già affermati come Robert Henri e George Bellows. Sono anarchici anche molti degli artisti che Man Ray prende a frequentare: Samuel Halpert, Abraham Walkowitz e Alfred Stieglitz, titolare della galleria «291» ed editore del periodico omonimo e di «Camera Work». Lo spirito libertario della scuola e le idee di Francisco Ferrer esercitano una grande influenza sul diciannovenne Man Ray. Come aveva affermato lo stesso Ferrer nel 1909: «Abbiamo bisogno di uomini capaci di svilupparsi incessantemente... di rinnovarsi; di uomini la cui indipendenza intellettuale sarà la loro massima forza... di uomini che aspirino a vivere in una vita una molteplicità di vite». In queste frasi sembra descritta la vita di Man Ray: le sue vite molteplici sono quelle di disegnatore, di pittore, di creatore di oggetti, di fotografo, di autore di film e di filosofo. Al Ferrer Center tiene, nel dicembre 1912, la sua prima mostra. Nel febbraio 1913 conosce Adon Lacroix, moglie divorziata della scultore anarchico Adolf Wolff, che sposa l’anno seguente.Nell’agosto 1914 realizza la copertina di «Mother Earth» [vol.IX, n. 6], mensile anarchico pubblicato da Emma Goldman. Nel 1915 pubblica A Book of Diverse Writing, testimonianze del suo lavoro di disegnatore, e denuncia la tragicità della guerra nel suo dipinto
AD MCMXIV. Nel 1921 si trasferisce a Parigi, dove Marcel Duchamp lo presenta ai dadaisti e ai futuri surrealisti, per i quali disegna nel 1922 le copertine di «Littérature». Rimane in Francia sino alla seconda guerra mondiale e nel 1940 torna a New York. Nel secondo dopoguerra la sua fama è ormai consolidata e nel 1961 riceve la medaglia d’oro per la fotografia alla biennale di Venezia. Muore a Parigi il 18 novembre 1976.