Francesco Codello, LA BUONA EDUCAZIONE. Esperienze libertarie e teorie anarchiche in Europa da Godwin a Neill. Milano, FrancoAngeli, 2005, 700 pp. Euro 42

 Questo libro presenta una teoria pedagogica e un movimento educativo, pressoché sconosciuti al grande pubblico. Pensiero anarchico e pratiche educative libertarie, invece, non solo sono esistite nel passato, ma rappresentano ancora oggi una realtà che, seppur non molto diffusa, costituisce un importante contributo al processo di emancipazione umana. Originalità e specificità, innovazione vera e intuizioni anticipatrici, vengono qui illustrate, analizzate e collocate in una dimensione storica che muove dalla fine del 1700 e si snoda fino alla prima metà del 1900, interessando diversi paesi europei. La «pedagogia» libertaria emerge, di volta in volta, in pensatori ed educatori, che sono quasi sempre inseriti in un movimento rivoluzionario, protagonista in straordinari eventi storici: dalla Prima Internazionale alla Comune di Parigi, dalla nascita e dallo sviluppo delle organizzazioni anarcosindacaliste alle grandi mobilitazioni di massa nei diversi paesi europei, dalla rivoluzione russa a quella spagnola del 1936-1939, dagli anni travagliati del primo conflitto mondiale a quelli che precedono la nascita di fascismo e nazismo. In questo quadro l’educazione assume per i libertari un’importanza decisiva soprattutto attraverso iniziative di istruzione popolare e di educazione rivoluzionaria, tendenti alla formazione di un nuovo modello di uomo. Allo stesso tempo la critica lucida e pertinente dei vari sistemi scolastici non trascura e non risolve l’impegno di questi educatori, i quali, spesso, realizzano concretamente illuminanti esperienze educative alternative (Jasnaja Poljana di Tolstoj, Cempuis di Robin, La Ruche di Faure, Escuela Moderna di Ferrer, Summerhill di Neill, ecc.). Questo filone educazionista del movimento anarchico e libertario, di derivazione illuministico-individualistica e/o socialista, nel sottolineare sia la centralità dell’individuo e della sua diversità, sia il ruolo fondamentale del collettivo nel processo formativo, concorre a delineare una straordinaria azione e un pensiero originale che ha ancora molto da insegnare.

Dall’Indice:

 

Prefazione di Giampietro Berti

Introduzione

Cap. I: William Godwin e l’educazione alla felicità

Cap. II: La teoria

Cap. III: Max Stirner: l’educazione come liberazione totale

Cap. IV: Pierre Joseph Proudhon e l’istruzione politecnica

Cap. V: Michail Bakunin: l’educazione come passione e rivolta

Cap. VI: Petr Kropotlin: educazione e comunità

Cap. VII: La Prima Internazionale e la Comune di Parigi

Cap. VIII: Elisée Reclus: educazione e natura

Cap. IX: Tra educazione e rivoluzione

Cap. X: Individualismo ed educazione

Cap. XI: Tra educazionismo, scuole libertarie e rivoluzione: Luigi Fabbri

Cap. XII: L’Encyclopédie-Anarchiste (1926-1934)

Cap. XIII: Le esperienze

Cap. XIV: Lev Tolstoj e «Jasnaja Poljana»

Cap. XV: Paul Robin e l’orfanotrofio di «Cempuis»

Cap. XVI: Louise Michel e la scuola militante

Cap. XVII: Francisco Ferrer e «L’Escuela Moderna»

Cap. XVIII: Madeleine Vernet e l’«Avenir Social»

Cap. XIX: Sebastien Faure e la «Ruche»

Cap. XX: Jean Wintsch e la scuola «Ferrer» di Losanna

Cap. XXI: L’asilo-scuola moderna razionalista di Clivio

Cap. XXII: Altre esperienze in Russia, Portogallo, Germania

Cap. XXIII: Istruzione, propaganda e realizzazioni concrete in Spagna

Cap. XXIV: L’educazionismo in Inghilterra

Cap. XXV: Alexander Neill e «Summerhill»

Postfazione di Carlo Pancera

Indice dei nomi

 

Il libro si può trovare nelle librerie e può essere richiesto direttamente all’autore al seguente indirizzo:

Francesco Codello, via I. Nievo 5/A, 31100 TREVISO (Italia)

e-mail: f.codello@virgilio.it

 

 

 

Francesco Codello, dirigente scolastico di Treviso, da anni impegnato nella ricerca storico-educativa, è autore di numerosi articoli e saggi apparsi su diverse riviste, animatore dell’I.D.E.N. (International Democratic Education Network) in Italia e redattore della rivista «Libertaria». Ha pubblicato anche un volume dal titolo: Educazione e anarchismo. L’idea educativa nel movimento anarchico italiano (1900-1926),  Ferrara, 1995.