Egitto: Appello
del comitato costitutivo della Federazione Egiziana dei Sindacati Indipendenti
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Domenica 13 febbraio, il comitato promotore della Federazione
Egiziana dei Sindacati Indipendenti ha emesso un comunicato che invita i
lavoratori ad uscire dal sindacato di stato per iniziare a costruire i loro
sindacati. Questo appello segue gli scioperi di massa dei lavoratori che hanno
segnato settori chiave dell'economia egiziana come le industrie di armi, di
cemento e quelle metallurgiche, costituendo un elemento decisivo nei fatti
recenti, benché oscurato dai media che si sono concentrati solo sugli eventi di
Piazza Tharir. Gli scioperi dei lavoratori egiziani sono stati decisivi nella
vittoria che ha portato alla caduta del regime di Mubarak, un risultato diretto
della lotta del popolo e dei lavoratori egiziani, al di là del fatto che coloro
che sono al potere hanno preferito lasciare Mubarak al suo destino, pu di
mantenere il sistema.
Manifestazione davanti all'ETUF, la federazione
sindacale di Mubarak
Oggi, 14 febbraio, il comitato costitutivo della
Federazione Egiziana dei Sindacati Indipendenti ha organizzato una
manifestazione davanti alla sede della Federazione Sindacale Egiziana (ETUF),
per chiedere l'incriminazione dei dirigenti corrotti dell'ETUF che si sono
arricchiti alle spalle dei lavoratori e che si sono opposti alla rivoluzione del
25 gennaio mandando dei teppisti all'attacco dei rivoluzionari in Piazza
Tahrir.
Lo scorso 6 febbraio, il CTUWS (Centro servizi sindacali per i
lavoratori) che sta sostenendo la creazione di una federazione sindacale
indipendente, insieme ad un certo numero di dirigenti sindacali, ha formalizzato
un esposto presso il procuratore generale per chiedere indagini sull'origine
delle fortune di Hussein Megawer, presidente dell'ETUF, ritenute pari a decine
di milioni di sterline egiziane. Gli avvocati del CTUWS hanno presentato una
documentazione a sostegno della serietà dell'esposto, che ha portato ad una
indagine preliminare.
La reazione dell'ETUF è stata quella di presentare
una contro-denuncia contro il CTUWS, chiedendone la chiusura della sede ed
accusandolo di minaccia alla sicurezza nazionale, di denigrazione della legalità
e di promuovere instabilità e scioperi nelle industrie. Durante la
manifestazione davanti alla sede dell'ETUF, con la partecipazione di oltre 2000
lavoratori (del Real Estate Tax Authority Union - RETA, del sindacato di tecnici
della sanità, e di impianti di El-Mahalla El-Kubra, Helwan, 10° di of Ramdan
City e Sadat City), alcuni teppisti pagati dall'ETUF hanno lanciato bottiglie di
vetro vuote contro i manifestanti ferendo tre lavoratori. Le forze armate sono
entrate nell'edificio ed hanno arrestato 4 ceffi dell'ETUF accertando che si
trattava di soggetti connessi ad Hussein Megawer, presidente
dell'ERUF".
Qui di seguito il comunicato emesso dal comitato
promotore.
Messaggio ai lavoratori
egiziani
Colleghi,
ora che la repubblica fondata sulla paura, sul
dispotismo e sulla corruzione è caduta, ora che la rivoluzione del 25 gennaio è
riuscita a rovesciare il regime di Mubarak, incombe su di noi lavoratori il
compito di ripulire il paese da ciò che reste del regime e dei suoi
servi.
Il Presidente della Federazione Sindacale Egiziana (ETUF) Hussein
Megawer e la sua corte ci sono stati imposti dall'apparato di sicurezza dello
Stato come nostri rappresentanti tramite votazioni truccate che sono state
ritenute nulle e non valide dal Tribunale Amministrativo. I signori dell'ETUF
hanno svenduto i nostri interessi e tradito la nostra causa. Hanno vissuto
finora come servi di ogni autorità e come schiavi di tutti i governanti. A loro
importava solo accumulare guadagni illeciti, riuscendo a diventare dei milionari
con ville ed appartamenti di lusso, andando in giro in automobili costosissime.
Noi oggi li sfidiamo a rivelare le fonti della loro ricchezza e di rendere
pubblico il loro status finanziario.
Oggi è il giorno del giudizio. E' il
giorno in cui questi signori sono chiamati a rispondere per i crimini che hanno
commesso contro i lavoratori. Non resteremo silenti nei confronti di chi ha
rubato i soldi dei lavoratori, di chi ha spinto e si è approfittato delle
privatizzazioni del settore pubblico. Gli staremo col fiato sul collo con ogni
messo legale.
In nome dei martiri della rivoluzione che hanno versato il
loro sangue per indicarci la strada della liberazione e contro cui Hussein
Megawer ed i suoi gangsters hanno tramato, emettendo comunicati contro la
rivoluzione e scatenando la teppaglia contro gli insorti di Piazza Tahrir, non
permetteremo a questa gente di farla franca e restare impuniti per i loro
crimini. Che i nostri primi passi sulla strada della libertà siano la nostra
uscita dalla federazione sindacale di stato che è caduta con il crollo del
regime. Il 30 gennaio 2011, si è costituito il Comitato Promotore della
Federazione Egiziana dei Sindacati Indipendenti alla presenza di rappresentanti
del sindacato indipendente del RETA, esattori delle tasse, del Sindacato dei
Pensionati, del Sindacato dei Tecnici della Sanità, del Sindacato Indipendente
degli Insegnanti, come pure dirigenti sindacali da Mahalla, Helwan, 10°di
Ramadan e Sadat City. Aderite alla nuova federazione indipendente.
Oggi,
i lavoratori egiziani possono costruire una loro organizzazione sindacale
indipendente. Possono costruirla liberamente come organizzazione sindacale forte
e capace di difendere i loro interessi per migliorare le condizioni di
lavoro.
Non aspettiamo domani. Iniziamo oggi. La strada è sgombra.
Dobbiamo tutti andarcene da questo sindacato di stato ormai caduto con la caduta
del regime. Chiediamo in tutti i posti di lavoro che vengano sospese le
trattenute sindacali dai nostri salari. Costruiamo insieme il nostro sindacato
indipendente e la nostra confederazione indipendente, una confederazione gestita
dai lavoratori è meglio di una nelle mani del potere.
Il Comitato
Costitutivo della Federazione Egiziana dei Sindacati Indipendenti.
13
febbraio 2011
Articolo della CGT del Nord Africa, gruppo di lavoro
per le relazioni internazionali col Nord Africa.
http://www.cgtandalucia.org/Llamamiento-del-comite