In seguito al convegno del 16 e 17 giugno 2007, svoltosi nello spazio sociale
anarchico autogestito Libera di Marzaglia nel modenese, ha preso avvio e si è
costituito, com’era negli intenti dichiarati degli organizzatori del convegno,
un luogo di coordinazione anarchica e libertaria. Luogo simbolico e concreto insieme,
senza una sede spaziale specifica all’atto della sua costituzione, che si
propone di essere momento acentrico e polivalente, propugnatore e stimolatore
d’informazione, confronto, riflessione e dibattito. Nei suoi intenti, come
dichiarato esplicitamente all’atto della convocazione del convegno, vorrebbe
diventare e rappresentare a tutti gli effetti una coordinazione politica e culturale
permanente tra tutti/e i compagni e le compagne, i gruppi, i comitati, i centri
sociali e quant’altro, siano disponibili ad incontrarsi, confrontarsi e
coordinarsi, per condurre un’azione di confronto e definizione al fine di
elaborare una proposta e una pratica autogestionaria di azione politica e culturale
anarchica e libertaria, che riescano al contempo ad essere efficaci e aggiornate.
In seguito al dibattito di costituzione svoltosi nelle Assemblee pubbliche
di Massa il 2 settembre e di Milano il 27 ottobre 2007 tra compagni e compagne
presenti è stato deciso concordemente che questa coordinazione si qualifica
con le seguenti caratteristiche, coerenti con i presupposti, i valori, i metodi
e le pratiche fondanti del pensiero anarchico e libertario.
Il presente documento è aperto a tutti i contributi degli anarchici
e libertari che si riconoscono in questo percorso che si intende seguire.
CARTA D’INTENTI DELLA COORDINAZIONE ANARCHICA E LIBERTARIA
- Questa coordinazione, contraria a qualsiasi forma di totalitarismo, di
autoritarismo gerarchico e di sottomissione, si pone consapevolmente nell’ambito
e nella sfera delle tensioni liberatorie e dei movimenti di emancipazione
e ribadisce da subito che non intende, in nessuna maniera, essere o diventare
una nuova organizzazione specifica, di tendenza o di affinità.
- Per questo, riconosce piena legittimità ad ogni struttura e organizzazione
esistenti, come ad eventuali altre che potrebbero autonomamente formarsi,
col fine di contribuire alla costruzione anarchista di una società
libertaria E non mette in discussione ciò che già c’è:
gruppi, comitati, centri sociali, organizzazioni, anarco-sindacalismi, individualità
e quant’altro compone la galassia del variegato movimento anarchico
e libertario.
- Si propone di contribuire a creare una vera e propria rete di relazioni
dinamiche coordinate tra tutti i compagni, le compagne e le strutture che
ne sentano il bisogno e la ritengano potenzialmente efficace.
- Si pone come momento di collegamento, confronto, riflessione e dibattito
tra tutti coloro che ritengono importante ed arricchente essere in relazione
con altri con cui si riconoscono intenti comuni, per condividere scopi e,
quando c’è accordo, attività e proposte.
- Si pone e si offre come strumento ed incentivo, capaci di regalare continuità,
maggior forza e incisività ad elaborazioni, scelte, azioni, comunicazione,
propaganda e lotte e ad ogni intervento autonomamente scelto per la realizzazione
dell’autogestione e dell’ideale anarchico e libertario.
- Non richiede adesioni formali o iscrizioni, mentre accetta la partecipazione,
volontaria e nelle forme che ognuno ritiene opportune, di tutti i compagni,
le compagne e le strutture che si riconoscono nel variegato movimento anarchico
e libertario, che quindi vogliono contribuire alla sua propaganda, alla sua
estensione, all’aumento della sua incisività culturale e politica
nelle lotte e nel sociale.
- Questa coordinazione si impegna, attraverso il contributo di tutti coloro
che vi si riconoscono, di improntare ed attivare tutti gli strumenti e le
forme utili al perseguimento degli scopi dichiarati fin dall’atto del
suo concepimento.
- Il compito che si prefigge non è quello di organizzare forme e strutture
di tipo partitico/aggregative per cui non stabilisce linee o strategie politiche
e di tendenza, ma di offrire la capacità di coordinare scelte e azioni
condivise, accettando anche una pluralità di scelte differenti, che
nelle intenzioni si dovrebbero confrontare sul piano della sperimentazione
e del dibattito, riconoscendo la molteplicità delle possibilità
e delle idee.
- Definisce al proprio interno le regole del proprio operare, attraverso
il dibattito tra tutti i compagni e le compagne presenti che partecipano alla
loro estensione, in uno spirito di condivisione delle regole, mai definibili
una volta per tutte, ma sempre rivedibili in base all’esperienza e in
coerenza con il metodo antigerarchico e i principi anarchici e libertari.
- La Coordinazione si propone come luogo di raccordo e d’incontro fisico
promuovendo Assemblee e Convegni periodici, convocati generalmente nelle Assemblee
precedenti o, in casi di urgenza, su proposta generalmente accettata attraverso
comunicazione nella mailing list con almeno 10 giorni di anticipo. Le Assemblee
sono titolate a deliberare sulle modalità di funzionamento della Coordinazione
su basi consensuali e non si pongono altri obiettivi deliberativi, pur promuovendo
e favorendo aggregazioni tra compagni e compagne su singoli problemi e/o su
tematiche generali attraverso strumenti costituiti allo scopo dalle individualità
e dai gruppi interessati. Le iniziative che nascono su impulso e iniziativa
delle Assemblee della Coordinazione non utilizzeranno comunque, in alcun caso,
la dicitura della Coordinazione.
- Negli strumenti di comunicazione e dibattito, come mailing-list, forum di
discussione et similia, accetta anche il contributo di non anarchici, purché
contribuiscano, in modo riconoscibile, al dibattito per la ricerca che vuole
comprendere il senso e la praticabilità dell’autogestione, della
libertà, dell’anarchia.
- Questa coordinazione si costituisce perché intende diventare ed essere
un luogo di sperimentazione e di ricerca, dove la tensione comune dei suoi
partecipanti aspira ad approfondire il senso delle cose e la conoscenza del
mondo per esercitare il fine condiviso di rendere operativa e praticabile
una società che si riconosca nei principi libertari dell’anarchismo.