Leda Rafanelli  
  Singolare figura di donna, scrittrice, militante anarchica, Leda Rafanelli fin da giovanissima si avvicina con entusiasmo alla questione sociale. I suoi primi bozzetti politici sono del 1900. In Egitto, dove collabora a “Il Domani” (Cairo, 1903), si innamora dell’Islam, alla cui religione aderisce imparando anche con lo studio di tutta una vita, la lingua araba. Sempre in Egitto conosce un giovane anarchico toscano, Luigi Polli che sposerà qualche anno dopo; un sodalizio di affetto, amicizia e fede politica più che d’amore. Col marito fonda poi a Firenze la Casa Editrice Rafanelli-Polli, crea e collabora a “La Blouse” (1906-1910) ed a “La Donna Libertaria” (Parma, 1912-1913). Inizia (1907) una proficua intesa anche amorosa, con Giuseppe Monanni, attraverso “Vir” rivista di propaganda anarchica (Firenze, 1907-1908). Attorno al 1908 si trasferisce a Milano insieme con il compagno Monanni, un’unione che durerà fino a metà degli anni Trenta. Nel 1910 dà alla luce il suo unico figlio: Marsilio Monanni (Aini, “occhi miei” in lingua araba). Milano diviene la loro città di adozione: qui con Ettore Molinari e Nella Giacomelli fa parte del gruppo redazionale della “Protesta umana” (1906-1909). Con il compagno Monanni da vita ad una rivista politico-letterario-individualista “La sciarpa nera” (1909-1910); iniziano insieme l’attività editoriale creando inizialmente la Società Editoriale Milanese (1909) ed in seguito la Libreria Editrice Sociale, la Casa Editrice Sociale, la Casa Editrice Monanni che, pur se di piccola mole, avranno grande importanza per la divulgazione della cultura straniera in Italia. Leda amica di Filippo Turati e Pietro Gori, frequenta anche Carlo Carrà divenendone poi fiera avversaria quando questi aderisce al nazionalismo interventista. Altrettanto drastica la rottura con Mussolini che aveva creduto “uno dei pochi socialisti che dimostrano ancora di credere nella rivoluzione”. Costante sarà, in questi anni, il suo impegno nel movimento anarchico, nel movimento sindacale ed in quello femminile, energica la sua attività antimilitarista, anticlericale, anticoloniale. Parallelamente, altrettanto dinamica sarà la sua opera di scrittrice, sia nel versante della protesta sociale, della propaganda anarchica e dell’impegno politico, sia in quello della narrativa nella quale si cimenterà pubblicando romanzi, racconti, poesie, prose ritmiche e fiabe per ragazzi.