A-CERCHIATA
Storia veridica ed esiti imprevisti di
un simbolo
Progetto fotografico e design Gianluca Chinnici
Progetto
editoriale Gli Iconolasti
contributi di: FULVIO ABBATE, PIETRO ADAMO,
ADBUSTERS MEDIA
FOUNDATION, ANDROID TATTOO, ROBERTO FREAK ANTONI, AMEDEO
BERTOLO,
CHRIS CARLSSON, PINO CACUCCI, MARIANNE ENCKELL, GOFFREDO FOFI,
DORI
GHEZZI, ENRICO GHEZZI, MATTEO GUARNACCIA, TOMÁS IBAÑEZ, LUCIANO
LANZA,
MAURIZIO MAGGIANI, YOKO MIURA, MARIA NADOTTI, CLELIA PALLOTTA,
MARCO
PANDIN, ANDREA PERIN, MARCO PHILOPAT, FERRO PILUDU,
FABRIZIA
RAMONDINO, PAOLO ROSSI, MARCO ROVELLI, GIORGIO TRIANI,
NICOLETTA
VALLORANI, LUCA VILLORESI, WU MING 1, SALVATORE
ZINGALE.
Graffitata sui muri della protesta, ma impressa anche su
zainetti, magliette, ciondoli e cappellini, fino al più improbabile
intimo maschile, la A-CERCHIATA è un segno talmente conosciuto
e riconosciuto che ha finito con l'essere considerato un
simbolo tradizionale dell'iconografia libertaria. In realtà, come
ci
raccontano i suoi ideatori, ha poco più di quarant'anni: la A-CERCHIATA
nasce come progetto nel 1964 a Parigi, all'interno di una piccola rete di
giovani anarchici, ma comincia la sua vita pubblica nel 1966 a Milano sui
volantini e manifesti della Gioventù Libertaria. Di lì a poco, l'esplosione
del 1968 – e la provvidenziale invenzione delle bombolette spray – farà
rotolare il simbolo nelle strade di tutto il mondo.
Questa inedita storia
per immagini, insieme ai racconti che le accompagnano, ne ripercorre la
sorprendente, e spesso bizzarra, diffusione planetaria sulla spinta della
passione libertaria prima e della cultura punk poi, fino al recente
sfruttamento commerciale. Un viaggio nell'immaginario contemporaneo che dà
conto delle molteplici interpretazioni – spesso inaspettate, talvolta
contraddittorie – di un simbolo nato con una forte connotazione specifica e
diventato nel tempo uno dei segni più usati per significare non solo
anarchia, ma anche rivolta, rifiuto, anticonformismo, trasgressione nelle
più svariate declinazioni.